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8 giugno 2010 2 08 /06 /giugno /2010 07:17

"Ognugno di noi ha due genitori, quattro nonni, otto bisnonni, sedici bisbisnonni e così via. Quindi dieci generazioni fa, più o meno nel 1750, avevamo 1024 antenati, ciascuno. Ognuno di questi antenati a sua volta , 250 anni prima, aveva un altro migliaio di antenati. Facendo un rapido calcolo possiamo dire con certezza che, se le cose stanno così, ciascuno di noi discende da circa un milione di antenati che vivevano nel 1500. Noi siamo oggi sei miliardi e mezzo nel mondo, che moltiplicati per un milione, farebbe oltre sei milioni di miliardi. Ma a quell'epoca il pianeta era abitato solo da cinquento milioni di persone."

Marco Aime "La macchia della razza"



Significa solamente che molti dei nostri antenati si sono sposati ed hanno fatto figli con dei consanguinei. Significa molto semplicemente che due persone prese a caso ai due capi del mondo, hanno buone probabilità di avere un parente in comune negli ultimi 3000 anni.
Da qui non si salta al "volemose bene" buonista o roba del genere, ma alla conclusione che non esiste una "etnia pura", e se non esiste una etnia pura non esiste nemmeno una cultura pura.
Quelli che vorrebbero chiudere i kebab in centro, quelli che chiedono il permesso a punti per gli immigrati, gli stessi che redimoni regole razziste ed intolleranti con le quali valutare le persone, gli stessi che hanno introdotto il reato di clandestinità, non sanno di cosa parlano.
Non solo, dice la scienza, proveniamo tutti dalla grande madre Africa, ma in qualsiasi anno temporale si guardi i popoli hanno sempre migrato. Questo lo dice la storia.

Chiedete ai veneziani da dove vengano i cavalli che adornano la loro basilica. Un furto a Bisanzio, Costantinopoli o Istanbul che dir si voglia. Un furto di mercanti in terra - ahiahiahiahi - islamica.

Il tuo cristo è ebreo. La tua democrazia greca. Il tuo caffè brasiliano. La tua vacanza turca. I tuoi numeri arabi. Il tuo alfabeto latino. Solo il tuo vicino è straniero, recitava un manifesto sui muri di Berlino nel 1994.

E' un concetto espandibile. Vogliamo fare gli autoctoni, invochiamo l'autarchia, benissimo. Compriamo italiano, allora. Ma non un marchio italiano che fabbrica le maglie in Sri Lanka con cotone raccolto in Bangladesh.
E cosa dire della polenta? Il mais non è certo autoctono da queste parti...

E' difficile fare cultura in Italia, dice oggi Saviano a Trento.
Già, concordo.
Il fatto è che bisognerebbe prima di tutto capire di quale cultura si stia parlando.

 

http://riciardengo.blogspot.com/2010/06/cul-tura.html

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