Overblog
Edit post Segui questo blog Administration + Create my blog
11 luglio 2009 6 11 /07 /luglio /2009 14:30


"Il falò delle vanità"
, lo ha chiamato qualche tempo fa Curzio Maltese; ma potremmo definirlo anche "Teatro dei burattinai", "Ostentazione di vuota potenza", "Vetrina delle illusioni", "Body building della politica impotente", "Messinscena beneficentista di pratiche cannibalistiche". Questo e nient'altro è il G8. I grandi sostenitori e applicatori delle politiche liberiste, i grandi inquinatori, i grandi devastatori, i grandi responsabili del declino inarrestabile del Pianeta e dell'oppressione dei suoi abitanti si interrogano sul futuro della Terra e parlano di "ecologia". I fabbricatori di povertà, gli artefici dell'emarginazione di gran parte dell'umanità si interrogano sulla crisi da loro creata e supportata. Gli sfruttatori dell'Africa, i suoi rapinatori, coloro che la defraudano delle sue ricchezze e la riempiono delle loro monnezze si fanno suoi samaritani.


"I grandi vertici di potenti della terra, in questi ultimi anni, si sono segnalati soltanto per la miseria dei contenuti", scrive sempre Curzio Maltese su Il Venerdì del 3 luglio scorso. E continua: "A rileggere ora le dichiarazioni degli uomini che avevano in mano i destini del Pianeta, cascano le braccia. Non c'era un singolo tema sul quale loro non avessero torto e invece ragione i ragazzi che fuori manifestavano e venivano massacrati dalla polizia".

La coscienza del cristiano e quella del cittadino vengono come strozzate da questo litotritore fantasmagorico che di tutto fa strame: L'immagine di potenza. "La maggior parte dei sudditi crede di essere tale perché il re è il Re, non si rende conto che in realtà è il re che è Re perché essi sono sudditi" scriveva Karl Marx. Quello che manca oggi è il senso della propria dignità da parte di un popolo sempre pronto a correre in soccorso del vincitore, per dirla con le parole del conterraneo Ennio Flaiano. Contro questa deriva populista grido ad alta voce: "Non mi inginocchierò al suolo, permettendo ai carnefici di apparire più alti" (Bei Dao- dissidente cinese).

“Un amore della giustizia che prescinda dalle pace diventa inevitabilmente terrorismo. Ma un amore della pace senza giustizia diventa la menzogna insediata nel mondo” scriveva l'indimenticabile caro padre Ernesto Balducci. Non sembra che sul tavolo della discussione nella caserma della guardia di Finanza di Coppito si sia parlato di giustizia, di liberazione, di diritti umani. Attorno ad altri tavoli, nel passato e di recente, sono state decise, da questi stessi "Grandi", norme spietate per quanti  fuggono da realtà atroci di fame e di guerre che rendono urgentemente necessaria una nuova narrazione. E' solarmente patente la spudorata ipocrisia di un governo, Berlusconi imperante ed il Vaticano benedicente, le cui scelte spregiuticate assecondano la privatizzazione di beni comuni come l'acqua, attuano ostili processi di militarizzazione della sicurezza, espropriano il territorio alle stesse popolazioni (Sigonella, Vicenza e quant'altro....), si accingono  a progettare e costruire, con costi altissimi, macchine di morte come inceneritori, rigassificatori e centrali nucleari, realizzano il grande carcere per migranti a cielo aperto di Lampedusa e altri "guantanamo" nostrani e semisegreti.
Cirradella-delle-istituzioni
La fine della seconda guerra mondiale aveva ridato all’umanità la speranza in un mondo che non avrebbe rivissuto una esperienza crudelmente funesta. La guerra sarebbe stata messa al bando, gli imperialismi rovesciati per sempre, la giustizia avrebbe trionfato  rendendo inalienabili i diritti di tutte le persone, di tutti i popoli. Ma il sogno è durato ben poco: l’umanità ha corso il rischio di essere distrutta dalla sua stessa scienza, dall’arma atomica. La morte del diritto è stata decretata dal terrorismo da una parte e dalla menzogna che governa il mondo dall’altra, entrambi responsabili di enormi spargimenti di sangue. La società divenuta globale rendeva globale anche la guerra. Coloro che leggono lo stesso Libro in cui si trova il diritto alla giustizia e alla pace vi trovavano invece le ragioni per portare la morte.

L’ONU, nata dalla volontà di pace dei popoli perché decidesse misure diverse dall’azione militare, finiva invece per diventare la copertura del gendarme unico del mondo. L’Europa, da parte sua, ha mancato l’obiettivo: il riconoscimento e l’accoglienza dell’ Altro, il mondo sconfinato degli esclusi di cui l’Islam è “l’avamposto geopolitico”. La guerra, figlia di una concezione “eurocentrica”, è stata assunta come strumento permanente della strategia della “civiltà occidentale” da esportare. Sulle macerie di una calamità naturale che ricorda all’ umanità la precarietà della sua esistenza il G8 dell’Aquila avrebbe potuto garantire al mondo  una pace costruita sulla giustizia, su un rapporto tra le civiltà, le culture e le religioni, frutto di dialogo, di scambio, di reciproca accoglienza.

Una “convivialità delle differenze”, come diceva don Tonino Bello. Invece così non è stato. Ci si è accontentati di far bella mostra di sè, in quella vetrina mediatica che è diventato il G8. Con la soddisfazione dei narcisi di turno, l'ammirazione beota dei servi contenti e la delusione rabbiosa dei sognatori di sempre.  

L'ultima chicca "Ad Agosto starò qui a L'Aquila perché sappiamo cosa fa l'occhio del padrone...." dice Lui. Noi non abbiamo bisogno di padroni, dico io. In carcere! In carcere deve andare: è l'unico luogo in cui deve stare un ladro!  
Aldo Antonelli

_____________________________________________________________________________________
Tafanus Caro Aldo, consentimi una sola annotazione: in Africa si sono oltre 800 milioni di abitanti, QUASI TUTTI poveri e affamati. I 20 miliardi di dollari in tre anni, promessi "per combattere la fame in Africa", rappresentano la follia di ben 30 lire (lire, non euro) al giorno pro-capite. Come ha fatto notare Federico Rampini, rappresentano circa un sesto di quanto speso dal governo USA per salvare UNA SOLA delle aziende sull'orlo del fallimento, la società assicuratrice AIC. Ce la faranno, gli africani, a superare il terribile impatto psicologico con questa improvvisa ondata di benessere che investirà ognuno di loro?

Va bene: l'Aquila è stato un enorme, epocale successo, e nel 2050 la temperatura del pianeta sarà salita SOLO di due gradi (anche se la Cina, che rappresenta un quarto dell'umanità, non si "impegna"; due gradi bastano a sommergere sott'acqua il 10% del mondo industrializzato, ma sono tutti contenti come pasque. Però adesso sappiamo come sarà il mondo nel 2050. Quello che non sappiamo, è quali provvedimenti saranno presi DOMANI, l'anno prossimo, nel 2011...

Se nel 2050 la temperatura del globo sarà salita di oltre due gradi, potremo denunciare Berlusconi, Obama e la Merkel?
Grazie per ciò che fai. Tafanus

Condividi post
Repost0

commenti

Presentazione

  • : Blog di maurizio
  • : Per tutti quelli che desiderano una informazione corretta fuori dagli schemi e per tutti quelli amanti della fotografia e della musica.
  • Contatti

Testo Libero

 <!-- BERLUSPUNCHBALL --><script type="text/javascript" src="http://aliendrawer.altervista.org/berluspunchball/flashobject.js"></script><div id="flashcontent"><strong>Se vedete questo testo ci sono problemi con la visualizzazione del BerlusPunchball<br /><br />If you see this text there are troubles to view BerlusPunchball</strong></div><script type="text/javascript">var fo = new FlashObject("http://digilander.libero.it/AlienDrawer/berluspunchball/berluspunchball.swf", "berluspunchball", "160", "300", "6", "#000000"); fo.addParam("wmode", "transparent"); fo.write("flashcontent");</script><!-- fine BERLUSPUNCHBALL -->

Archivi

Categorie